I nuovi trend di content marketing che devi assolutamente conoscere
Il content marketing è una disciplina in continua evoluzione, estremamente influenzata dalle innovazioni in campo digitale e tecnologico. Quali saranno i trend di content marketing del futuro? Dai contenuti iper-personalizzati e data driven, passando per i nuovi formati, come podcast, video brevi, live video e professional streaming il mondo dei contenuti offre costanti novità. In questo articolo passeremo in rassegna i principali trend per il 2022, dal branded entertainment e l’utilizzo di AI, UGC e di realtà virtuale, fino al nuovo orizzonte del content marketing e del digital marketing, il metaverso. Il comune denominatore? L’empatia alla base dei contenuti e la centralità dell’utente (User Experience).

Presente e Futuro del Content Marketing
Per parlare del presente e del futuro del Content Marketing, è bene prima fare un passo indietro su cosa sia. Nel nostro articolo dedicato, lo abbiamo definito come un approccio al marketing che si basa sulla creazione e distribuzione di contenuti di valore attraverso diversi canali, allo scopo di attrarre il segmento di mercato target e costruire con il cliente un rapporto capace di aumentarne il valore per l’azienda nel lungo termine.
Per contenuti di valore possiamo intendere varie tipologie di contenuti: testuali, visivi, audio e audiovisivi. Proprio la tipologia di contenuti è stata oggetto di una grande evoluzione nel tempo, sulla base della innovazione tecnologia, del moltiplicarsi di strumenti, canali, piattaforme e tecnologie disponibili, oltre che, parallelamente – in un meccanismo di causa e conseguenza – dei nuovi modi di fruirli, sulla base delle nuove abitudini, necessità e desideri sviluppati dagli utenti.
I contenuti dunque sono, e saranno ancora certamente, al centro delle strategie di branding e di lead generation, a cambiare saranno invece solo il modo e i luoghi dove avverrà questa fruizione. Per stare quindi al passo di questi cambiamenti e di entrare a far parte degli esempi di content marketing di successo (vedi qui) è necessario essere aggiornati sulle novità e sulle nuove tendenze, in modo da produrre contenuti che i consumatori trovino sempre sempre utili e coinvolgenti. Una delle maniere per tenersi sempre aggiornati sugli ultimi trend e novità è immergersi nella lettura dei migliori libri sul Content Marketing da noi selezionati.
Il Content Marketing, negli ultimi anni, ha visto alcune forme di contenuto diffondersi e diventare preponderanti nelle strategie di marketing e di digital marketing, anche in associazione ad altre teorie, pratiche e approcci della comunicazione, come le PR, l’interruption marketing, il guerrilla marketing… Vediamone alcuni:
- Influencer marketing, ovvero il marketing basato sul ricorso a figure influenti come influencer, macro e micro, opinion leader, brand ambassador, ecc. Questo canale che prima era ad appannaggio esclusivo di multinazionali e grandi aziende, è oggi diventato uno sempre più utilizzato strumento di content marketing perle piccole e medie imprese ;
- Visual content marketing, quella strategia di marketing digitale che distribuisce dei contenuti di cui ne è stata valorizzata la forma e l’estetica, al fine di renderli accattivanti per catturare l’attenzione degli utenti;
- Infografiche, le immagini o grafiche con testo essenziale che rendono immediata la comprensione di un dato, un’informazione o una procedura;
- Video, lunghi e brevi, sdoganati all’affermarsi delle piattaforme di streaming di film e serie e di piattaforme social native per questo tipo di formato. Si pensi, ad esempio, a TikTok;
- Eventi virtuali, come webinar e meet, anche favoriti dalle misure di contenimento imposte dalla situazione sanitaria emergenziale degli scorsi anni;
- Marketing esperienziale, la strategia di marketing, parecchio utilizzata nel settore del turismo (vedi articolo) che fa leva sul legare un Brand o un prodotto ad una esperienza, in modo da aumentare il valore percepito;
- Case studies, ovvero uno strumento di marketing che si basa sul raccontare e divulgare un caso di come il Brand ha risolto il problema di un utente o migliorato la sua situazione;
- Infotainment, non un approccio di marketing, ma una tipologia di contenuto: a metà tra l’informazione e l’intrattenimento, da Information ed Entertainment, anche questo divenuto un’importante fetta del Content Marketing;
- Automazione dei contenuti, ovvero la distribuzione dei contenuti automatica, attraverso ad esempio software come i CRM che segmentano la fanbase sulla base di azioni e interazioni degli utenti e indirizzano in maniera mirata contenuti rilevanti e personalizzati;
- Phygital marketing, le attività di marketing che si basano sulla costruzione di una esperienza omnicanale, al contempo offline e online.
Ma in un contesto così dinamico e in continuo cambiamento come si possono ipotizzare, o addirittura prevedere, i futuri trend nel Content Marketing? Dai dati sulle forme e sui tipi di contenuti più utilizzati e maggiormente performanti, ovvero, grossomodo, quelli che generano un maggiore ROI (Return On Investment – in italiano Ritorno sull’investimento) è possibile dedurre le preferenze dei clienti, quindi come si svilupperà ed evolverà il content marketing nei prossimi anni.
16 Trend di Content Marketing per il 2022
Analizziamo quindi i trend di Content marketing, e più in generale i trend del digital marketing del 2022. Vaglieremo le tendenze in merito a contenuti iper-personalizzati e data driven, guardando nello specifico ad alcuni formati come:
- Podcast;
- Video brevi;
- Live Video;
- Professional Streaming;
- Infografiche.
Così come nuovi modi di rapportarsi tra brand e utenti, come la Ricerca Vocale, il Branded Entertainment, l’utilizzo dell’Intelligenza Artificiale (AI) e gli User Generated Content (UGC). Parleremo anche di automatizzazione della produzione di contenuti e di contenuti Interattivi, di nicchie ed eventi, dal vivo e virtuali, e di come il content marketing stia sconfinando anche oltre la realtà attraverso strumenti come la realtà aumentata (AR) e il Metaverso. Considereremo poi come una costante del Content Marketing sia quella di mantenere i contenuti empatici e value-driven, oltre che sempre orientati alla user experience.
Contenuti Iper-Personalizzati e Data Driven
I Contenuti Iper-Personalizzati e Data Driven sono la nuova frontiera del rapporto Brand-clientela. Questo succede perché solo una iper personalizzazione permette al Brand di entrare davvero in empatia con il cliente e proporre dei contenuti e dei prodotti che siano rilevanti per l’utente, utili e significativi, anche sotto un piano emotivo ed esperienziale. Si è nel tempo passati infatti da una comunicazione di massa, e una corrispondente standardizzazione dei prodotti di consumo, ad una comunicazione sempre più one-to-one tra Brand e Cliente, quindi una sempre maggiore personalizzazione della comunicazione e dei prodotti.
Questo è dovuto, come già detto in altre occasioni, al passaggio da un’economia industriale a una economia delle esperienze, in cui non sia tanto il prodotto o servizio ad essere consumato, ma l’esperienza che fa da contorno al suo consumo. Se ad essere importante non è tanto più il prodotto stesso, ma l’esperienza e la relazione con il Brand, ne deriva che questa deve adeguarsi agli interessi, bisogni, desideri, paure del singolo consumatore, che sono sempre diversi da singolo a singolo. Solo attraverso una lead nurturing personalizzata è possibile mantenere una relazione duratura e profittevole con il consumatore che, diversamente, non avrebbe modo di rimanere legato al nostro prodotto o Brand, in presenza di una ampia e competitiva offerta.
Ma come è possibile personalizzare un contenuto? Per personalizzare un contenuto è necessario conoscere a fondo l’utente, cosa che si realizza attraverso la data collection, ovvero la raccolta dei dati prodotti dalle interazioni e dalle azioni degli utenti, attraverso le quali si disegna il profilo di un utente con proprie caratteristiche. In questa attività vengono in aiuto software e strumenti automatizzati come i CRM (Content Relationship Management) o l’Intelligenza Artificiale (AI).
Podcast
I Podcast e, in particolare i Branded Podcast, sono uno dei content marketing trend in maggiore crescita. Dalla ricerca annuale pubblicata a fine 2021 del Content marketing Institute emerge che i Podcast sono stati usati dal 29% dei marketers dei 12 mesi precedenti e dalla ricerca di HubSpot Blog dello stesso anno è risultato che l’80% dei marketer che utilizzano contenuti audio e podcast ha previsto di investire ancora maggiore budget nel 2022.
Ma perché questa crescita di interesse da parte dei marketers? La ricerca di Infinite Dial (un importante studio sul comportamento degli utenti rispetto ai media digitali e alla tecnologia in America) sostiene che il 62% della popolazione statunitense sotto i 12 anni nel 2021 e del 67% nel 2022 ascolta audio online (radio e streaming di audio) abitualmente. In particolare nel 2021 si attesta al 28% la percentuale di ascoltatori settimanali di podcast, in costante crescita dal 2013 e con una lieve decremento di due punti percentuali (26%) nel 2022.
Il vantaggio dei podcast sta nella possibilità di distribuire qualsiasi tipologia di contenuto, di tipo informazionale, educativo o di entertainment, esattamente come Il Content Marketing permette e prevede: creare e distribuire dei contenuti di valore in relazione al bisogno dell’utente, quindi alla fase della Customer Journey in cui si trova.

Video Brevi
Il video marketing è un visual content marketing trend del 2022 che si prevede crescerà in maniera inarrestabile nei prossimi anni. In particolare nel formato dei video brevi, sdoganati dai formati disponibili sui social, come le stories su Instagram, poi introdotte anche su Youtube. Non solo, alcune piattaforme in crescita sono native per questo formato di video. Si pensi ad esempio a musical.ly diventata poi TikTok nel 2018.
Già nel 2019 TikTok è stata la terza app non di gaming più scaricata al mondo con più di 1,5 miliardi di download secondo la ricerca Statista del 2020. Sempre secondo Statista, globalmente, nel 2021 il tempo passato mensilmente su TikTok si è raddoppiato rispetto all’anno precedente (+48%). Anche secondo Infinite Dial, solo tra la popolazione americana c’è stata una crescita costante e vertiginosa di utenti, con una percentuale dell’11% nel 2020, del 23% nel 2021 fino al 36% nel 2022.
Live Video e Professional Streaming
I Live Video e il Professional Streaming ha visto una massiccia diffusione durante il periodo di restrizioni legate all’emergenza sanitaria, affermandosi come B2B content marketing trend e non solo. Gli eventi dal vivo sono stati sostituiti da contenuti come i Webinar, le dirette social e i livestream. In particolare, dalla ricerca di Demand Gen Repost del 2021 è emerso come più della metà (53%) dei marketer ha affermato che i webinar sono il formato top-of-the-funnel che genera i lead di migliore qualità e LinkedIn ha attestato che dall’inizio del 2020, i live streaming sulla piattaforma sono più che raddoppiati, con un aumento del 158%. (LinkedIn, 2020). Coerentemente, dalla ricerca del Content Marketing Institute del 2022 si evince che, tra gli asset utilizzati dai marketers nel B2B, gli eventi virtuali, i webinar e i corsi online sono utilizzati dal 64% dei rispondenti, attestandosi al terzo posto, dopo gli short article e i post. Si sono diffuse quindi, e hanno visto crescere il bacino di utenti, piattaforme come Zoom, Google Meet, Microsoft Teams, Twitch, Zoho, Webex o StreamYard. Questi sono diventati strumenti estremamente utilizzati nelle strategie di content marketing per il B2B.
I Live video sono un ottimo strumento da utilizzare anche sui social nel B2C perché permettono alle aziende di intrattenere un rapporto diretto con gli utenti, lanciare nuovi brand e prodotti e collaborare con influencer e testate giornalistiche, ad esempio nella modalità del takeover: l’influencer per un periodo limitato di tempo, per esempio la durata di un evento, gestisce direttamente il social dell’azienda, parlando e relazionandosi così in prima persona dalla pagina del Brand. Questo ha diversi vantaggi: quello di associare il Brand all’influencer e importare una parte della fanbase dell’influencer sulla pagina del marchio.

Infografiche
Tra i visual content marketing trend sono da inserire anche le infografiche: le rappresentazioni grafiche di una informazione o processo che ne rendono più semplice la comprensione. Nelle infografiche prevale il contenuto visuale e al testo viene riservata una componente residuale. Sono utilizzate a supporto di contenuti informativi, come ad esempio un blog post molto tecnico o nelle guide, per l’esecuzione di procedure o processi poco intuitivi o macchinosi. In altre parole sono uno dei metodi preferiti per acquisire in modo rapido ed immediato informazioni su dati e numeri.
Il trend che vede sempre maggior utilizzo del contenuto visuale continuerà, come suggeriscono le ricerche: dalla ricerca di HubSpot Blog Research del 2021 si è riscontrato che il 45% dei marketer sta già utilizzando le infografiche, mentre il 38% prevede di sfruttarle per la prima volta nel 2022. Nella ricerca del Content Marketing Institute sul B2B, invece, la percentuale di utilizzatori delle infografiche sale al 57% insieme a grafici e modelli 3D.
Contenuti Ottimizzati per la Ricerca Vocale
La ricerca vocale, o voice search sta cambiando la forma dei contenuti, in quanto il modo di scrivere è molto diverso dal modo in cui parliamo. Ma cos’è la voice search? È una tecnologia basata sul riconoscimento vocale che permette di effettuare ricerche senza dover digitare la domanda all’interno del motore di ricerca. Il suo utilizzo è crescente, per questo motivo è necessario adattarsi, ottimizzando i contenuti per questo tipo di strumento.
In effetti la ricerca vocale è e sarà sempre più diffusa nei prossimi anni: la ricerca nazionale americana di The Smart Audio Report del 2022 sintetizza un incredibile aumento generale della tecnologia vocale disponibile al consumatore e dell’utilizzo dell’assistente vocale. Si è passati dal 27% di utilizzatori americani di smart speaker nel 2020 al 35% nel 2022, mentre, nel totale, i rispondenti maggiorenni che utilizzavano un assistente vocale su qualsiasi dispositivo è del 62% (sono inclusi non solo gli smartspeaker, ma anche lo smartphone, Tv, macchina, computer, tablet, ecc.).
Branded Entertainment
Il Branded Entertainment O Branded Content è quel sottogruppo di attività del Content Marketing che consiste nel veicolare contenuti di intrattenimento per instaurare, nutrire e mantenere una relazione con il consumatore duratura nel tempo. Nei contenuti di questo tipo la presenza del prodotto e del Brand è più o meno marginale, ma sono contenuti invece il suo TOV e i valori. Sono esempi di Branded entertainment, miniserie, cortometraggi, giochi, contest, ecc.
Il Branded Entertainment rappresenta uno dei content marketing trends più utilizzati e funziona perché si differenzia dall’advertising tradizionale, in cui il consumatore è immerso in flussi costanti di pubblicità, su ogni dispositivo e in ogni momento, online e offline. I contenuti di Branded Content ricevono più attenzione e migliorano la Brand Recognition, perché vengono percepiti dagli utenti come più focalizzati sul consumatore, inoltre il messaggio non è incentrato sulla vendita, e questo crea fiducia verso il brand..
Da uno studio del 2016 Storytelling: The Current State of Branded Content di IPG Media Lab, Forbes e S.I. Newhouse School of Public Communications, l’impatto dei contenuti di Branded Content è maggiore di quelli della pubblicità display in termini di ricordo, percezione e consideration del marchio: Il ricordo del Brand (Brand Recall) è superiore di 59 punti percentuali per i contenuti di Content Entertainment e i consumatori avevano il 14% in più di probabilità di cercare più contenuti del marchio dopo una singola esposizione ai Branded Content. Non solo, l’atteggiamento favorevole verso il marchio (percezione) era superiore di 7 punti percentuali e l’intenzione di acquisto (consideration) di 9.
Utilizzo dell’Intelligenza Artificiale (AI)
L’Intelligenza artificiale è quella disciplina che realizza sistemi informatici, hardware e software, che ricreano alcune funzioni cognitive umane, come l’apprendimento, la programmazione, l’interazione sociale, ecc.
L’utilizzo della AI nel marketing prende il nome di Artificial Intelligence marketing, con vari ambiti di applicazione: chatbot, sistemi di recommendation (ad esempio i consigliati su Prime, Netflix o Spotify, sulla base dei gusti e degli interessi del consumatore), il marketing automation, Big data, la ricerca vocale e altri. Quello della ricerca vocale è uno dei settori per eccellenza di applicazione della AI, motivo per cui anche su Google sta acquisendo più importanza la ricerca semantica piuttosto che l’utilizzo delle keyword.
Secondo una ricerca di Accenture, l’AI ha il potenziale per aumentare i tassi di redditività di una media del 38 per cento entro il 2035 e portare a un spinta economica di 14 trilioni di dollari in 16 settori in 12 paesi entro lo stesso anno.

User Generated Content (UGC)
Gli User Generated Content (UGC) sono senz’altro una frontiera del Content marketing del 2022 e rappresentano uno dei trend dei prossimi anni. Gli UGC sono una forma di contenuti connessi al Brand, ma creati dagli utenti o dai clienti per creare awareness e fidelizzazione.
Fanno parte degli UGC anche le recensioni spontanee. A questo proposito, secondo una ricerca di Stackla, il 90% dei consumatori afferma che l’autenticità è importante per decidere quali marchi preferire e supportare (in crescita rispetto alll’86% del 2017) e, motivo per cui, l’84% dei consumatori dice di fidarsi dei suggerimenti più di tutte le altre fonti di advertising. Inoltre, l’influenza degli UGC sui processi d’acquisto è in crescita: nel 2019 gli utenti indicano gli UGC influenti per il 79% rispetto al 60% del 2017.
Questi dati colpiscono e fanno capire che sempre più gli shop online devono prestare massima attenzione agli UGC quando parliamo di strategie di Content Marketing per E-commerce.
Automatizzazione della Produzione di Contenuti: Automated Content Creation
L’automatizzazione della produzione dei contenuti risponde a delle necessità crescenti degli ultimi anni: quella di creare un rapporto con gli utenti che li tenga legati al Brand favorendo la fidelizzazione e la Customer Retention attraverso una iper-personalizzazione dei contenuti. Come anticipato, in un contesto sempre più competitivo, l’aspetto relazionale ed emotivo che lega Brand e utenti può essere un prezioso strumento di differenziazione, la cui leva sono, appunto, i contenuti personalizzati.
Secondo la ricerca HubSpot State of Marketing Report, 2021, il 76% delle aziende ha utilizzato l’automazione nel 2021 e il 47% dei marketer utilizza i bot.
I sistemi di automazione del marketing (MAS) sono utilizzati a supporto del content marketing dal 34% dei rispondenti alla ricerca del Content Marketing Institute del 2021. L’ambito di riferimento è il business B2B. Anche per questo sono nate nuove tecnologie di creazione di contenuti mediante algoritmi automatizzati e software. Un esempio a questo proposito è Jarvis, un software basato sulla AI capace di generare contenuti di valore come articoli di blog ottimizzati per la SEO content marketing, ma anche Nichesss (copy per social, articoli, ma anche idee per video Youtube) o Writesonic, Copy.AI e altri.
Contenuti Interattivi
I Contenuti Interattivi sono uno degli strumenti a disposizione dei marketer per contrastare gli effetti dell’information overload e della riduzione dello span di attenzione. Questi rappresentano uno dei maggiori content marketing trends per la loro capacità nel catturare l’attenzione dei clienti e aumentare l’engagement, invogliando la partecipazione attiva. Anche la situazione pandemica ha fatto in modo di spingere i marketers verso la creazione e distribuzione di contenuti interattivi, anche per aggirare la situazione di isolamento forzato (CMI, 2022).
Possono essere esempi di contenuti interattivi:
- Strumenti pratici e utili come configuratori di prodotti o test/giochi di valutazione dei bisogni (ad esempio Shampora crea prodotti per capelli personalizzati sulla base di una veloce intervista da svolgere sul suo sito);
- Sondaggi o quiz;
- Esperienze video o contest.
Rivolgersi a Nicchie Sempre Più Piccole
Rivolgersi a nicchie sempre più piccole è la soluzione al cambiamento del mercato che risulta essere sempre più saturo e competitivo: in un contesto in cui l’offerta è massiccia e molto diversificata e in cui gli utenti si trovano immersi in un overload of information, trovare la propria nicchia è indispensabile. Questo significa offrire un prodotto ed un servizio molto personalizzato, con un proprio sistema di valori e tono di voce in cui i clienti possono identificarsi.
Ma cosa si intende per nicchia di mercato? La nicchia di mercato è una fascia o segmento di mercato con precisi bisogni, esigenze e desideri, non ancora presidiata dai competitor o rispetto ai quali questi non riescono a rispondere in maniera da soddisfare pienamente il cliente.

Eventi Ibridi dal Vivo e Virtuali
Gli eventi virtuali sono stati uno strumento utilizzato dai Brand per correre al riparo dalle restrizioni imposte dall’emergenza sanitaria, così come lo smart working. Attenuata l’emergenza, la tendenza è quella di trovare un equilibrio tra eventi virtuali e dal vivo che al momento sono stati parzialmente ripristinati. In ogni caso le aziende che hanno saputo adattarsi alle imposizioni hanno, negli scorsi due anni, conosciuto le possibilità offerte da strumenti adibiti ad eventi e seminari online come Google Meet, GoToWebinar, WebEx, Livestream e altri e che quindi stanno sfruttando in commistione con gli eventi dal vivo per alimentare la relazione con la propria fanbase di clienti, per creare Brand Awareness e fare Lead Generation.
Realtà Aumentata (AR) e Metaverso
La realtà aumentata o Augmented reality (AR) e il Metaverso fanno parte dei visual content marketing trends e di quella tendenza crescente delle aziende a valorizzare e investire nella creazione di esperienze come strumento di diversificazione, attraverso cui distinguersi nel mercato e creare fidelizzazione. Non a caso secondo Hubspot (2021) il 58% degli esperti di marketing che sfruttavano il marketing esperienziale lo definiva una strategia efficace.
La realtà aumentata (AR) è una tecnologia che attraverso dei dispositivi permette in un ambiente reale di aggiungere immagini e informazioni virtuali sovrapponendole alla realtà. Si distingue dalla realtà virtuale (VR), che invece attraverso dei dispositivi permette di estraniarsi dall’ambiente reale in cui ci si trova per essere immersi in un ambiente virtuale.
I dispositivi di AR o VR utilizzati possono essere diversi: smart glasses, gli occhiali intelligenti, app per AG (direttamente su Smartphone e tablet), strumenti più alla portata per la AR e Head up.
Sia AR che VR possono essere un valido supporto durante l’acquisto per fornire informazioni e favorire così la conversione. Lo stesso Google nella Google Consumer AR Survey, Global (2019) ha affermato che Il 66% delle persone dice di essere interessato a utilizzare l’AR durante l’acquisto. Dalla ricerca di HubSpot del 2021 è risultato che il 35% dei marketer utilizzava l’AR o la VR nelle proprie strategie. Di questi il 42% programmava di aumentare i propri investimenti nel 2022.
Discorso a parte da fare invece per il metaverso, la realtà virtuale in cui già molte aziende stanno investendo, tra cui Facebook che nel 2021 ha cambiato il nome, non a caso, in Meta. Un vero e proprio nuovo mercato, che Bloomberg Intelligence stima raggiungerà un valore di 80 miliardi di dollari entro il 2024. Resta da capire come piccole e grandi aziende possono fare “marketing nel metaverso”. Molti brand come Dolce & Gabbana, Gucci, LV, Etro, dello sportswear come Nike o catene di fast fashion come Zara, H&M e Benetton hanno già l’occasione per aprire i loro flagship store nella realtà virtuale.

Contenuti Empatici e Value-Driven
Come accennato diverse volte su questo blog, i contenuti empatici e value-driven, ovvero basati sul valore, sono indispensabili in una strategia di Content Marketing efficace. I contenuti infatti, in un contesto iper-competitivo, non possono limitarsi a informare, educare, intrattenere e divertire, ma devono anche trasmettere i valori che il Brand incarna e che fanno parte della Brand Identity, concetto riassunto nell’espressione empathetic marketing, secondo il quale si comunica e ci si interfaccia con i clienti non semplicemente come acquirenti o potenziali tali, ma come, di fatto, esseri umani.
Si prenda ad esempio la campagna di Starbucks Every name’s a story.
Lo stesso Brand spiega lo scopo e la missione alla base dello spot, come di tutta l’azienda: “Fin dai nostri inizi, Starbucks è stata un’azienda guidata dai valori e continuiamo a lavorare per creare un luogo accogliente e inclusivo. Un luogo dove i membri della comunità possono riunirsi, sentirsi accolti e sperimentare un profondo senso di connessione. Lavoriamo per dare vita alla nostra missione creando una cultura equa, diversificata e inclusiva: nel nostro posto di lavoro, nelle nostre comunità e nei nostri negozi.”
In altre parole i clienti si aspettano che i brand si impegnino in modo autentico nella sostenibilità, etica e responsabilità sociale. Il modo per mettere in atto questo impegno passa attraverso azioni concrete e iniziative come il partenariato, attività di sponsorship per il sociale che, per essere conosciute, apprezzate e sostenute dagli utenti devono essere riflesse nei contenuti e nella comunicazione.
Focus sulla Content ed User Experience
Ogni strategia di marketing e di Content Marketing non può prescindere da un focus sulla content e user experience. Anche questo fa parte dei trend sul Content Marketing per il 2022 che si prevede sarà una costante anche per gli anni a venire. Una definizione di esperienza d’uso ci viene fornita da ISO 9241-210 che ne parla come “le percezioni e le reazioni di un utente che derivano dall’uso o dall’aspettativa d’uso di un prodotto, sistema o servizio”.
Come accennato, nel passaggio ad un’economia delle esperienze si è rivelato di cruciale importanza stare al passo con le preferenze dell’utenza e con i bisogni in fatto di contenuti. Questo si concretizza in azioni di assistenza costante del cliente, per mezzo di risorse umane come il servizio clienti, chat live o automazioni, come i chatbot, ad esempio, ma anche in attraverso l’UX design, teso verso la realizzazione di piattaforme e soluzioni che rispettino l’usabilità dei contenuti, o ancora FAQ, infografiche, guide, tutorial, site experience, e così via. Il tutto in maniera coerente ed armonica: nella ricerca del Content marketing Institute, l’81% dei marketers soddisfatti della propria strategia di Content marketing sostenevano che la propria organizzazione offriva ai clienti un’esperienza coerente durante la customer journey.

L’obiettivo è, in ogni caso, quello di risolvere i dubbi dell’utenza, indirizzarlo nel processo di conoscenza del marchio, di acquisto e post acquisto e favorire la customer retention.
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