Lavori Digitali: Le Professioni Più Richieste dalle Aziende nel 2022

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Lavori Digitali: Le Professioni Più Richieste dalle Aziende nel 2022

Nuove professioni digitali per il lavoro del futuro (freelance ed in azienda)

Il mercato del lavoro è in costante evoluzione e negli ultimi anni sono emerse, grazie allo sviluppo della digital economy e di contesti legati alla crescita del web, tantissime nuove professioni digitali. Questi lavori digitali hanno vissuto poi a seguito della pandemia, grazie alla profonda trasformazione tecnologica che hanno subito le aziende, un incremento della domanda senza eguali. Nel 2022 è oramai imprescindibile possedere competenze digital-oriented, ma bisogna fare molta attenzione perché con professioni digitali si fa riferimento a tutto un ventaglio di possibilità che bisogna conoscere con cognizione, per poter essere pronti poi alle chiamate delle aziende o ad intraprendere un percorso freelance. Quelle che vedremo in questo articolo sono le professioni digitali del 2022, e quelle che in futuro condizioneranno il mercato, guardando alle competenze richieste per ciascuna e come trovare lavoro nella digital economy.

data scientist, una delle nuove professioni digitali, lavora al computer ai dati di un'azienda

Lavorare nel digitale: tra pandemia e digital transformation

Gli ultimi anni hanno visto la nascita di numerose nuove professioni digitali, i cosiddetti “lavori del futuro”, resi necessari dalla trasformazione del mercato del lavoro dovuta alle novità ed innovazioni tecnologiche, ma anche al cambiamento delle nostre abitudini. La pandemia ha accelerato un processo che nel nostro paese sembrava fosse destinato ad accompagnarci per ancora molti anni. Il lockdown e le riorganizzazioni in seno alle aziende per mantenere i processi produttivi hanno stravolto le abitudini dei lavoratori, e hanno accompagnato di riflesso anche le nuove abitudini dei consumatori.

L’obbligo allo smart working ha contribuito a digitalizzare il lavoro anche in quei contesti in cui sembrava essere un miraggio, e tantissime sono le realtà commerciali e i piccoli negozi che, per far fronte a una situazione economica tutt’altro che florida, hanno investito nel digital con l’ascesa di tantissime PMI nel mondo dell’ecommerce.

Basti pensare che solamente nel 2022, il mercato degli acquisti online vale in Italia 48,1 miliardi di euro, con un aumento rispetto al 2021 del +20%.

Una situazione questa che ha favorito la già forte abitudine dei consumatori all’utilizzo di piattaforme digitali, e gli investimenti per le aziende nella nuova pubblicità, l’advertising.

Ci si sta abituando a una flessibilità sul posto di lavoro, con tantissimi professionisti che hanno abbandonato il concetto classico di ufficio, in favore di realtà completamente smart, oppure ibride. I lavori digitali da casa, oggi sono una realtà radicata anche in Italia, con una forte crescita dei lavoratori freelance

Lavori digitali: perché hanno così tanto successo?

Capire come mai il digital oggi è un settore in forte ascesa è fondamentale per riuscire poi a specializzarsi e a trovare le giuste opportunità di lavoro, sia che si tratti di un’azienda in cerca di personale, sia per i professionisti in cerca di lavoro.

Per quanto riguarda le aziende le motivazioni sono molteplici:

  • Far fronte alle nuove necessità, come abbiamo visto dai dati infatti l’indotto economico è assolutamente rilevante;
  • Rimanere competitivi;
  • Sfruttare le tante occasioni che il web offre, grazie anche ai nuovi lavori digitali che si stanno man mano delineando.

Per i lavoratori invece essere un professionista digitale significa:

  • Flessibilità e poter lavorare da qualunque parte del mondo, anche in contesti aziendali. Quello che oggi viene definito nomadismo digitale, e che sempre più con forza si sta affermando;
  • Poter emergere anche da freelance, tante infatti sono le realtà che ricercano consulenze o professionisti, con questa tipologia di collaborazione;
  • È un mercato ancora in crescita, e sono tante quindi le possibilità che si hanno a disposizione.

Quest’ultimo punto però apre a una riflessione molto importante. Se è evidente infatti che la richiesta da parte delle aziende è alta, non sempre l’offerta riesce a soddisfare la domanda, creando dei buchi non indifferenti.

team di persone impiegati nelle nuove professioni digitali lavora al computer ad un tavolo

Le professioni digitali più richieste dalle aziende

Una cosa è importante sottolineare: quando oggi parliamo di web e digitale, e anche dei lavori digitali più pagati, è bene fare alcune considerazioni.

Per le aziende investire nelle nuove tecnologie, nel 2022, non dovrebbe più essere una semplice alternativa, ma una vera prerogativa. Imprescindibile per gli sviluppi di business. È esattamente in questo bisogno, che si inseriscono i lavori digitali del futuro. Ecco le professioni della digital economy che secondo le previsioni saranno le più richieste dalle aziende:

  • SEO specialist
  • Data Scientist
  • Social Media Manager
  • E-commerce Specialist
  • UX Designer
  • Cyber Security Specialist
  • Web Designer e Web Developer

Vediamole nel dettaglio.

SEO Specialist

Primo di questo elenco, il SEO Specialist. La SEO è la search engine optimization, l’ottimizzazione per i motori di ricerca.

Quindi cosa fa il SEO Specialist? Il SEO Specialist è quel professionista che si occupa di rendere performante il nostro sito, che è il profilo web istituzionale per eccellenza, sui principali motori di ricerca. In particolare Google.

È quella figura sempre più richiesta che attraverso un lavoro tecnico sul sito, e magari attraverso strategie di content marketing (abbiamo visto ad esempio l’importanza della SEO nel content marketing) con attenzione al blog, cercherà di farti scalare le ricerche su Google.

Data Scientist

La grande forza del web è la possibilità di poter tracciare praticamente ogni movimento. Questo tracciamento ovviamente produce dei dati, e questi dati se opportunamente analizzati, diventano un importante strumento al servizio delle aziende per ottimizzare i processi e raccontarsi.

È esattamente in quest’ultima fase che si inserisce un Data scientist. Una figura professionale tra le più importanti e tra le più pagate tra i lavoratori digitali, perché il suo operato e le sue considerazioni incidono direttamente sulle questioni economiche dell’azienda (abbiamo parlato nell’articolo sul data storytelling di quanto sia importante il racconto e la comunicaizoone dei dati).

Diventa importante assumerne uno, quando si vuole migliorare un processo di digitalizzazione già in essere.

Social Media Manager

Probabilmente tra tutti i lavori digitali, il più iconico della transizione digitale e anche tra i più richiesti dalle aziende, che non può mancare in un content marketing team che si rispetti. È importante capire però come fare il social media manager oggi non significa limitarsi a pubblicare dei post su Instagram o Facebook.

Sono necessarie tutta una serie di skill molto importanti:

  • Copywriting
  • Grafica di base
  • Community Management
  • Google ADS

Oltre a spiccate doti che sfociano nelle competenze di strategist. Il social media manager è quella figura che dà un volto e una voce alle aziende e comprende vari ruoli sotto il suo titolo, dal social content specialist al community manager: cura i contenuti, scrive copy, gestisce gli ugc, interagisce con gli utenti. Per questo motivo è sicuramente uno dei lavori del presente, e soprattutto del futuro.

E-commerce specialist

Se come abbiamo visto i dati per le vendite online ci mostrano uno sviluppo del settore impossibile da non tenere in considerazione oggi quando si programma una strategia di business, risulta evidente come sia importantissima l’assunzione di figure professionali altamente specializzate in questo settore.

È il caso dell’e-commerce specialist. Un lavoro digitale che non si limita alla semplice costruzione tecnica di un e-commerce, ma che guida le aziende verso scelte strategiche e contenutistiche, per ottimizzare la vetrina e rendere l’esperienza dell’utente finale sul sito, uguale se non migliore a quella nel negozio fisico. Non a caso esiste una vera e propria branchia del marketing dedicata alla cura contenutistica degli e-shop, il content marketing per e-commerce.

UX Designer

Abbiamo parlato poco fa dell’esperienza dell’utente, ed è proprio in questo ramo di competenze che si colloca lo UX Designer.

Tra i lavori digitali più pagati, perché sotto la sua supervisione di delineano tutti i passi dell’utente, nelle fasi di scoperta e poi acquisto del prodotto.

Lo UX Designer disegna un funnel funzionale, conosce la customer journey e intercetta le esigenze del cliente, ancor prima che le abbia manifestate. Un lavoro di altissima responsabilità, perché direttamente incidente sulle vendite.

Cyber Security Specialist

Se già ti sei affacciato al mondo digital, ti sarai sicuramente imbattuto con uno degli aspetti più controversi di questo mondo. Districarsi tra policy, dati, e sicurezza di quest’ultimi, non è sempre semplice.

È qui che entra in gioco il Cyber Security Specialist. Questa figura professionale opera principalmente su due fronti:

  • Proteggere i dati interni all’azienda;
  • Proteggere i dati esterni, forniti dagli utenti all’azienda.

Come abbiamo visto con il data specialist, il dato è un vero bene da proteggere e preservare, e diventa quindi fondamentale farlo al meglio in contesti digitali in cui tutto è soggetto a una macchina.

Web Designer e Web Developer

Ultimi ma non per importanza, i Web Designer e Web Developer tra i lavori digitali più importanti nel 2022.

Lo abbiamo accennato, il sito istituzionale è forse il più importante tra le vetrine del nostro business sul web, diventa fondamentale quindi avere nel proprio team degli sviluppatori in gradi di rendere performante questo strumento, e aggiornarlo sulla scia delle nuove tecnologie che di anno in anno si rinnovano.

uomo con maglietta rossa poggiato contro un muro invia al computer candidatura per professioni digitali

L’importanza delle competenze digitali: come acquisirle

Tutti i lavori digitali di cui abbiamo parlato, necessitano ovviamente di alcune competenze digitali fondamentali. Per acquisirle ci si può affidare ovviamente a corsi di formazione, tenendo presente come solamente l’esperienza sul campo possa essere il vero banco di prova:

  • Conoscenza delle piattaforme social;
  • Padronanza della suite Office e dei suoi programmi principali (Word, PowerPoint, Excel);
  • Propensione al lavoro in team, anche da remoto;
  • Utilizzo dell’inglese scritto e parlato;
  • Problem solving;
  • Creatività finalizzata al web.

Come inserire le competenze digitali nel CV

Non basta aver acquisito delle competenze, bisogna essere in grado di comunicarle al meglio, a chi dovrà valutare il CV in fase di assunzione.

Dimostrare le proprie competenze è sempre una criticità, e l’errore che spesso si commette e inserirle in maniera vaga nel curriculum, senza un riferimento tangibile.

Per questo motivo il modo migliore per inserire le competenze digitali nel CV è attraverso degli esempi.

Se sei un Web Designer, un’idea potrebbe essere quella di realizzare come CV, invece di un formato standard, un vero sito web che dimostri praticamente cosa sei in grado di fare, nel quale inserire anche il tuo portfolio.

E se non ho esperienza?

Ricordando che se fai richiesta per una posizione Junior, chi effettua la selezione è ben conscio del fatto che tu non abbia esperienza, per rendere migliore la tua candidatura potresti costruire il portfolio, con dei progetti inventati, che però siano in grado di spiegare di cosa sei capace.

È sicuramente un ottimo modo per emergere, anche in assenza di background nel settore.

Gli ostacoli all’inserimento di professionisti del digitale

Non è tutto rose e fiori per chi fa questo tipo di lavori digitali. Se da un lato infatti tantissime aziende hanno accelerato in maniera lungimirante la corsa, è anche vero che purtroppo spesso ci si confronta con realtà non pronte a questo passo.

L’upskilling e il reskilling dei professionisti già presenti non è semplice, e diventa complesso anche andare a integrare lavoratori digitali, in dipartimenti e settori delle aziende, già consolidati.

Va anche detto che il PNRR in questa direzione ha inserito misure per lo sviluppo e la promozione di competenze digitali.

Esistono programmi di formazione consolidati e possibilità di accesso per le aziende che fino a qualche anno fa non erano nemmeno immaginabili.

Il consiglio in chiusura rimane quello di continuare a formarsi, tenendo sempre d’occhio gli aggiornamenti del mercato sulle professioni più richiede dalle aziende.

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