Cos’è il personal storytelling, esempi e come usarlo nel Personal Branding
Le storie fanno parte da sempre della nostra vita. Storie che fanno emozionare le persone e permettono di creare una forte connessione con loro. Per questo motivo non dobbiamo meravigliarci se nell’era della comunicazione, lo storytelling, è diventato uno strumento fondamentale e utilizzato in diversi settori, in particolar modo nel marketing, nel branding, nella pubblicità e nella comunicazione personale. Proprio per questo è interessante capire come la narrazione venga usata per fare personal storytelling, ambito che tocca sia il personal branding, legato alla promozione della propria immagine personale, sia la scrittura autobiografica. In questo articolo vedremo cos’è il personal storytelling e soprattutto come realizzare una narrazione di sé efficace ed avvincente.

Personal storytelling: cos’è e a cosa serve
Da sempre lo storytelling è stato parte del marketing e della comunicazione aziendale, ma anche personale: il personal storytelling è ormai un’area definita del branding, che concerne la promozione della propria immagine e della propria storia.
La nostra storia rappresenta infatti ciò che siamo: scriverla, o raccontarla, significa guardare dentro noi stessi e alla strada che abbiamo percorso: ai traguardi raggiunti, agli ostacoli superati, alle esperienze positive e negative che ci hanno segnato e alle persone incontrate lungo il cammino. Significa capire in che modo le nostre esperienze e le relazioni instaurate ci hanno arricchito professionalmente e umanamente, ma soprattutto quali insegnamenti ne abbiamo tratto.
Quando raccontiamo noi stessi, che sia attraverso un social media oppure nella scrittura autobiografica, giungiamo alla consapevolezza che la nostra esistenza ci ha formati, e che dietro ciò che facciamo, c’è una persona capace di emozionare e di emozionarsi: un essere umano unico nel suo genere. Con il personal storytelling invitiamo gli altri a entrare in empatia con noi e a cercare di comprendere il significato che diamo al nostro agire nel mondo. Tuttavia, bisogna anche accettare il fatto che non si può piacere a tutti: proprio in quanto unici, nessuno può essere un prodotto di massa e ciò non sarebbe nemmeno auspicabile.
Usare lo storytelling per il personal branding significa per un content creator comunque tenere sempre a mente il pubblico a cui ci rivolgiamo, ovvero quelle persone che condividono con noi gli stessi ideali, valori, stili di vita, o che hanno delle affinità a livello professionale o personale. Essere onesti con se stessi e con gli altri è la miglior scelta che possiamo fare oltre a rimanere umili, perché la vita può sempre riservarci una nuova lezione da apprendere.
Attraverso lo storytelling possiamo creare una connessione con il nostro pubblico, avvicinarlo, coinvolgerlo e fidelizzarlo. Ma usare lo storytelling per il Personal Branding richiede comunque pratica e competenza. Per raccontare gli aspetti più importanti del nostro percorso è necessario capire cosa ci hanno insegnato le esperienze, gli incontri e gli sbagli commessi, e riuscire a trasmettere tutto questo attraverso una narrazione efficace e mai banale. Non a caso, lo storytelling, in particolare il personal storytelling, viene utilizzato per posizionarsi in modo strategico e commerciale non solo dalle persone, dai professionisti, dagli influencer o dalle celebrity, ma anche dalle aziende e dalle più importanti corporate del mondo: anche il corporate storytelling è una forma di personal storytelling!
Cos’è lo storytelling? Comunicare raccontando storie
Lo storytelling è una strategia comunicativa che veicola messaggi attraverso la narrazione e alcune tecniche e schemi propri dell’arte della retorica e del racconto. Sappiamo che tutte le belle storie hanno un potere unico: comunicare direttamente con la sfera emotiva del pubblico e scolpire l’identità del narratore o del brand nella sua memoria. Per emozionare l’audience nella maniera corretta e raccontare una storia con efficacia è importante usare il suo stesso linguaggio: essere chiari, semplici, comprensibili e far sì che chi ascolta si immedesimi nella storia che si sta narrando. Per farlo bisogna:
- Pensare narrativamente: dai una struttura coerente e fiabistica alla storia. Guida il lettore attraverso dettagli e indizi dall’inizio alla fine della storia.
- Rifarsi all’esperienza umana: per far immedesimare il pubblico nel racconto è importante menzionare episodi comprensibili, situazioni e desideri che sono comuni nella vita umana.
- Usare la persuasione: attraverso la storia del brand o prodotto, fidelizza il lettore, convincilo a credere che quel brand/prodotto sia esattamente ciò che stai raccontando e la soluzione a una sua esigenza.
- Utilizzare la retorica: si tratta di uno dei principi chiave dello storytelling. Si tratta di un atto narrativo volto a convincere, con eloquenza, della veridicità delle parole che stiamo scrivendo o pronunciando.
- Esprimere le emozioni: perché sono efficaci, virali e spingono le persone a entrare e immedesimarsi meglio con la storia e a condividerla.
- Servirsi del confronto dialogico: una tecnica che crea partecipazione attiva. Per creare un confronto dialogico si può ricorrere a espedienti narrativi come il ricordo, la riflessione partecipata, domande aperte e la persuasione.
Il significato di “storytelling” ha le sue radici nel verbo “affabulare”, ovvero raccontare in forma di favola, narrare, creare un intreccio attraverso cui sviluppare una storia. Oggi parliamo di una pratica di comunicazione digitale, che rientra nell’ambito del content marketing, messa in atto dai brand per coinvolgere le persone, creare un universo narrativo e valoriale attorno al servizio/prodotto offerto e fidelizzarle al marchio. Non si tratta però di una strategia di esclusivo brand storytelling, ma è rivolta a tutti, perché tutti hanno una storia da raccontare.
Quando la storia narrata si trova in un contesto di personal branding, ovvero marketing di se stessi, l’obiettivo del narratore è quello di attirare l’attenzione degli ascoltatori o dei lettori affinché sia riconosciuto da questi ultimi. La storia raccontata deve creare interesse su chi la legge o la ascolta, e deve essere talmente bella e forte da essere raccontata: chiunque deve avere voglia di condividerla con altre persone. Nel caso del personal storytelling ci si basa fondamentalmente su esperienze realmente vissute; fare storytelling significa andare a evidenziare quelle sfide, quegli ostacoli che si incontrano nella quotidianità, dando l’esempio a tutto il pubblico. L’elemento che andrà a prevalere è l’autenticità, in quanto le persone non si aspettano di ascoltare qualcosa di verosimile; si aspettano invece una storia diversa, qualcosa che si differenzia dalle altre.

Perché usare lo storytelling nel personal branding?
Abbiamo visto come attraverso il personal storytelling un professionista può raccontare la sua esperienza, i suoi valori e tutto quello che la vita gli ha insegnato, soprattutto grazie alle difficoltà e agli ostacoli che ha dovuto affrontare.
Ma perché questo racconto dovrebbe interessare altre persone?
Perché il segreto dello storytelling, così come del racconto di qualsiasi storia fin dalle origini dell’uomo, è quello di inquadrare un eroe in cui potersi immedesimare, raccontare gli ostacoli che si trova ad affrontare (così come può capitare a ognuno di noi) e, alla fine, mostrarlo vincente e arricchito dall’esperienza vissuta. Ognuno di noi, attraverso la narrazione di sé, può rendersi consapevole che anche le esperienze negative della nostra vita possono far emergere la forza di poter cambiare le cose, anche per chi ci legge o ci ascolta.
Nel racconto possiamo diventare dei piccoli eroi, che inseguono un sogno, che incontrano degli ostacoli, ma spronati anche dalle difficoltà a dare il meglio.
Grazie al personal storytelling, che ormai viene utilizzato in diversi contesti e sta diventando un trend anche nel marketing e nella narrazione d’impresa e storytelling aziendale, abbiamo la possibilità di trasmettere agli altri i nostri valori e obiettivi. Di conseguenza, riusciremo ad attrarre persone che condividono i nostri stessi principi e la nostra stessa missione. Servendoci dell’arte della narrazione, possiamo persuadere, ispirare, creare fiducia nel pubblico e, in definitiva, vendere di più.
Inoltre il personal storytelling:
- Ci aiuta a rivalutare le paure e le incertezze: il vero eroe non è chi non ha paura o chi non sbaglia mai, ma colui che, dopo essere caduto, nonostante la paura e il dolore, riesce a rialzarsi e affrontare la sfida;
- Ci spinge a scavare dentro noi stessi e valorizzare i nostri punti di forza, quello che ci contraddistingue e diversifica dagli altri, il nostro “essere speciali”;
- Ci porta a fare un lavoro di sintesi: il filo rosso della nostra vita, un racconto rappresentativo di noi che faccia emergere la nostra unicità, fare della propria vita “un’opera d’arte”;
- Ci rende protagonisti e insieme narratori della nostra storia: chiederci perché vogliamo condividerla con gli altri e come trarne degli insegnamenti e testimonianze utili;
- Ci aiuta a focalizzarci sui nostri obiettivi professionali e personali, elaborando delle strategie per raggiungere questi traguardi;
- Ci porta ad aver coraggio a esporci e a scoprire il nostro “lato umano” senza avere paura di essere giudicati.
I vantaggi dello storytelling: perché raccontare la propria storia
Puntare su una strategia di personal storytelling significa voler costruire un legame duraturo con il proprio pubblico. Le storie possono essere adattate a diversi canali in maniera transmediale, creando mondi che iniziano in un media e continuano in un altro. L’importante è che lo sviluppo avvenga in modo lineare, coerente e uniforme, per non spiazzare lo spettatore con repentini cambi di registro o di valori propagandati. I social media (Facebook, Twitter, Instagram, TikTok) sono tessere del mosaico che giungono a produrre un’identità personale narrativa coerente e autentica. Tutto questo aumenta anche la brand awareness e la reputazione online.
Ma quali sono i vantaggi del personal storytelling?
- Può essere applicato in diversi campi (marketing, pubblicità, personal branding, comunicazione politica) e attraverso molteplici canali, sia offline che online (social network, blog, siti aziendali), e modalità (scrittura come anche comunicazione audio-visuale). In particolare, nell’ambito della comunicazione aziendale, permette di emozionare, fidelizzare e coinvolgere i clienti, facendoli sentire parte di una storia in cui ognuno si può rispecchiare. Nell’ambito del personal branding, invece, può essere utile per elaborare una presentazione efficace ed originale di sé che non sia soltanto un elenco di competenze ed esperienze, ma un vero e proprio racconto;
- È uno strumento potente per farsi ascoltare: oggi siamo talmente bombardati da informazioni che per farci sentire dobbiamo saper coinvolgere il pubblico innescando un richiamo alla parte emotiva delle persone, la parte più umana e sensibile, ma anche quella più difficile da raggiungere;
- Permette di veicolare un messaggio al pubblico al quale si rivolge, che deve essere chiaro, preciso e specifico. La storia deve essere persuasiva, coinvolgente ma soprattutto autentica, affiché e riesca a lasciare un ricordo indelebile nella mente delle persone;
- Aiuta a creare intorno a sé una vera e propria community, un luogo di confronto e scambio di idee molto propositivo e stimolante in cui ci si pone come punto di riferimento. La propria testimonianza può essere la molla per altre persone per intraprendere con coraggio una sfida esistenziale o professionale.
Come raccontare la propria storia con il personal storytelling
Cerchiamo adesso di capire quale strategia di personal storytelling utilizzare per creare una storia avvincente. Sì, perché anche se sembra semplice raccontare la propria storia, è importante stabilire alcuni punti essenziali. Vediamoli insieme:
- Scegli la storia da raccontare: non tutte le storie possono essere avvincenti e attirare il tuo pubblico. Per questo motivo cerca di parlare di qualcosa di realmente vissuto che possa aiutare gli altri. Racconta ad esempio di quando non ce l’hai fatta e hai dovuto ricominciare daccapo. Da ogni errore, da ogni difficoltà, superata o no, si può imparare qualcosa: è questo che coinvolgerà le persone.
- Cerca di capire sempre chi è il tuo pubblico: per comunicare la sua sfera emotiva delle persone alle quali ti rivolgi è necessario conoscerle bene, e capire se condividono gli stessi ideali, valori, affinità o stili di vita.
- Fai trasparire sempre la tua personalità: spesso non è tanto il “cosa diciamo” a fare la differenza, ma il “come lo diciamo”. Ecco dunque che mettere in luce la propria personalità può diventare un’arma vincente, perché permette di far breccia nel cuore delle persone e di evidenziare la tua unicità.
- Usa una struttura semplice: l’ideale è quello di seguire uno schema che preveda una parte iniziale, dove spieghiamo la sfida che abbiamo affrontato, una parte centrale dove si racconta in che modo l’abbiamo affrontata e una parte finale dove raccontiamo i successi e i risultati ottenuti.
- Punta sempre su onestà e umiltà: la strada della sincerità è sempre la migliore perché ci si mostra più genuini e saremo più apprezzati dalle persone.
- Diffondi la tua storia sui social media: le narrazioni vanno anche diffuse, se vogliamo che raggiungano il pubblico. Ecco quindi che diventa importante essere presenti sui social media. In questo modo facciamo sì che sia il pubblico stesso a divulgare la storia attraverso le condivisioni.
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Personal storytelling: esempi
Abbiamo spesso evidenziato esempi di storytelling virtuosi. Molti brand, ma anche artisti, cantanti e professionisti si sono lanciati alla conquista dei social network parlando della loro vita quotidiana. Molti sono riusciti anche a raccontare il loro brand, o personal brand, attraverso lo storytelling.
Vediamo insieme qualche esempio.
Coco Chanel
Il primo è sicuramente Coco Chanel, in cui al centro del brand c’è la storia della sua creatrice Coco, una ragazza di umili origini e del suo riscatto: il racconto della stilista è sulla lotta per l’emancipazione della donna, per la libertà sul proprio corpo e sul poter essere diverse. Ancora oggi dopo anni, molte donne possono riconoscersi nella sua storia e nei suoi valori, che l’hanno portata a diventare un’icona senza tempo.
Chiara Ferragni
Un altro esempio interessante di personal storytelling che coinvolge e rafforza la relazione tra chi racconta la storia della propria vita e chi la ascolta è quello di Chiara Ferragni, che posta sui suoi social ogni evento importante che la riguarda: non solo le cose positive, ma anche i momenti difficili, come i problemi avuti durante la gravidanza, le sfide superate, o i momenti importanti della sua carriera, come la partecipazione all’ultimo festival di Sanremo.
Libri di personal storytelling
Esiste un’importante letteratura sul personal storytelling e su come farlo nella maniera corretta. Qui troverai una breve lista di alcuni dei libri di personal storytelling e personal branding più rilevanti:
- Personal storytelling: costruire narrazioni di sé efficaci, di Andrea Bettini e Francesco Gavatorta
- Narrarsi online. Come fare personal storytelling, di Francesca Sanzo
- New personal storytelling. Idee e regole per la narrazione di sé, di Andrea Bettini e Francesco Gavatorta
- Raccontarsi online. Dal freelance alle piccole e medie imprese: storytelling per il marketing digitale, di Fulvio Julita